La collezione Timpanaro: La raccolta di Sebastiano Timpanaro, il cui catalogo è disponibile in rete, fu donata nel 1957 dalla moglie e dal figlio dell’illustre studioso all’allora Istituto di Storia dell’Arte diretto da Ragghianti. La collezione è costituita da più di mille pezzi e si distingue in particolare per la sezione otto-novecentesca. Le 195 acqueforti di Giovanni Fattori, presenti anche in più di una tiratura, costituiscono insieme con alcuni suoi disegni un patrimonio eccezionale. Tra i nomi più significativi presenti nella raccolta Timpanaro ricordiamo Morandi, Bartolini, Levi, Peyron, Birolli, Carrà, Fazzini, Cantatore, Montale, Guttuso, Rosai, Viviani, Manzù. I doni degli artisti: L’appello che Ragghianti rivolse, nel 1958, agli artisti italiani e stranieri affinché collaborassero all’accrescimento della raccolta con donazioni di loro opere diede esiti felici e incontrò risposte generose. Tra gli artisti presenti in collezione si segnalano Accardi, Baj, Campigli, Capogrossi, Carrà, Casorati, Ciarrocchi, Consagra, Conti, De Witt, Farulli, Fazzini, Fontana, Greco, Manzoni, Manzù, Treccani, Vedova, Viani, Viviani. Rilevante per quantità e qualità è il nucleo di opere donato nel 1965 dell’architetto futurista Mario Chiattone, preziosa testimonianza di una produzione tra le più alte nel panorama dell’architettura italiana del nostro secolo. Il deposito perpetuo della Calcografia Nazionale: Nel 1967 la Calcografia Nazionale di Roma concesse in deposito al Gabinetto Disegni e Stampe una serie cospicua di incisioni, spesso in tirature ottocentesche. Repertori di numismatica, di glittica, di statuaria e urbanistica antica si affiancano così alle numerose incisioni di traduzione, sia di ambito artistico che antiquario (da Raffaello, a Michelangelo, Albani, Reni, Poussin e altri). Il patrimonio documentario: Il Gabinetto Disegni e Stampe presenta una ricca documentazione parzialmente disponibile in rete, costituita da materiale inviato dagli artisti e dalle gallerie d’arte che copre un arco cronologico dagli anni Cinquanta agli anni Settanta del Novecento. Si tratta di documenti relativi a mostre tenute in diverse sedi d’Italia e comprende circa 3.500 oggetti fra piccoli cataloghi, dépliants, opuscoli, pieghevoli e inviti; un centinaio di manifesti di contenuto artistico, politico e satirico; biglietti da visita, fotografie, ritagli e recensioni tratti da quotidiani e riviste, bozze di stampa, curricula di artisti ed altro. Questa cospicua documentazione costituisce una banca dati particolarmente utile allo studio delle diverse correnti artistiche e getta luce sulla storia delle manifestazioni pubbliche cui gli artisti parteciparono. È inoltre conservata presso il Gabinetto Disegni e Stampe una preziosa corrispondenza manoscritta che documenta il vivo rapporto intercorso fra i "maestri d’arte", Carlo Ludovico Ragghianti e i successivi direttori e docenti dell’Istituto di Storia dell’Arte. Il Dipartimento di Storia delle Arti possiede inoltre una ricca collezione di materiale fotografico relativa alle opere d’arte della raccolta Timpanaro e ai doni degli artisti.
Attività espositiva: Il Gabinetto Disegni e Stampe è stato promotore di manifestazioni nazionali e internazionali ed ha offerto la propria adesione a iniziative organizzate da istituzioni di indiscusso prestigio.
Tra le esposizioni più recenti si segnalano: Grafica italiana del Novecento. Collezione Timpanaro, Cortona (1986); La natura morta nella grafica italiana del ‘900, Pisa (1995); Cézanne, Fattori e il ‘900 italiano, Livorno (1998);
Luigi Bartolini: le incisioni della Collezione Timpanaro, Firenze (1998);
Entr’Acte: Arte Contemporanea nella Toscana Industriale, Pontedera, Museo Piaggio (1998); At the End of the Century: One Hundred years of Architecture, Tokyo, Colonia, Chicago, Los Angeles (1998-2000);
La Metropoli Futurista Progetti im-possibili, Firenze (1999); Tempo sul tempo. Carlo Ludovico Ragghianti e il carattere cinematografico della visione, Lucca (1999); Italy’s 50s: an international dialogue, New York (1999);
I Musei dell’Università di Pisa: cultura, didattica, ricerca, Pisa, Palazzo Lanfranchi (1999); Il Futurismo italiano 1909-1918, Roma, Hannover (2001); Omaggio a Timpanaro, Pisa, Palazzo Lanfranchi (2001-2002).